Ho presentato una richiesta d’accesso agli atti all’Assessorato regionale all’Economia per sapere “come siano state destinate contabilmente le somme stanziate per l’impianto di compostaggio di Calatafimi Segesta, a seguito dello storno conseguente alla  rimodulazione, e quando sarà intenzione del Governo procedere alla nuova rimodulazione con il conseguente reinserimento del progetto”.

Il progetto, per il quale era stata già rilasciata una prima autorizzazione alla società Ato Tpi Terra dei Fenici, era stato già inserito nell’elenco dei progetti finanziabili con Fsc 2014/2020-fondi – Patto per il Sud Sicilia, durante il governo Crocetta, per poi scomparire dal suddetto elenco per via della rimodulazione operata dalla giunta Musumeci.

Il 27 febbraio 2019, con una nota, l’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Dipartimento Regionale  dell’Acqua e dei Rifiuti, richiedeva, dopo varie mie sollecitazioni, alla Srr (Società per la regolamentazione del servizio rifiuti) Trapani Provincia Nord, il progetto definitivo relativo alla realizzazione dell’impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere nel territorio di Calatafimi Segesta. Chiedevo inoltre alla Srr il cronoprogramma inerente la pianificazione delle attività che devono essere svolte e i tempi per la realizzazione delle stesse, ai fini del completamento del progetto.

Nei giorni scorsi la Srr Trapani Provincia Nord ha comunicato, che “l’impianto, a seguito di deliberazione di Giunta regionale numero 240 del 28/06/ 2018 e numero 451 del 15/11/2018 non risulta destinatario ad oggi di alcun  finanziamento. Lo stesso progetto è inserito oltre che nella Pianificazione di ambito anche nel piano Stralcio regionale approvato con delibera di G.R. numero 158/ 2018 e poi richiamato nel Piano regionale dei rifiuti”.

Aggiungo che la Srr ha precisato, inoltre, che “è stato approvato un accordo di collaborazione che sarà a breve  sottoscritto con l’altra Srr operante nel territorio provinciale di Trapani ed in base al quale potranno essere utilizzate le risorse tecniche interne della Srr Trapani Sud  per costituire un ufficio di progettazione che consentirà l’adeguamento ed il completamento del progetto in argomento”.

Non si può più aspettare, siamo di fronte a notevoli disagi da parte per le amministrazioni locali e per i cittadini che, loro malgrado, si vedono aumentare la tassa sulla Tari. Questo a causa anche della mancanza di impianti e dello scarso interesse mostrato finora dal presidente Musumeci nel far partire l’iter per la loro realizzazione. In alcuni casi la realizzazione delle strutture è di fatto posticipata, considerando che i fondi destinati per il progetto in questione, oltre 14 milioni di euro, sono stati quasi subito spostati su altre ‘priorità’. Non si può non considerare l’urgente necessità della realizzazione di un impianto di compostaggio nella provincia di Trapani, ed inoltre  l’opportunità di non perdere i fondi del Patto per il Sud, a discapito di una crescente pressione da parte di chi vuol costruire, nel territorio siciliano, gli inceneritori, ai quali continuiamo ad opporci fermamente.