La deputata Valentina Palmeri: “Tra Mazara e Castelvetrano l’acqua per le colture è stata erogata addirittura il 19 luglio. Intervenga la Regione”.

“Rete idrica vetusta e scarsissima manutenzione sulle condutture, turnazioni per irrigare i campi assolutamente fantasiose e addirittura avviate in ritardissimo rispetto alle colture. Fra Mazara e Castelvetrano l’acqua per le campagne è stata erogata addirittura il 19 luglio. All’aumento dei canoni irrigui , di qualche tempo fa, da parte del consorzio di bonifica di Trapani, non è corrisposto alcun miglioramento dei servizi, anzi. Mancano norme e regole a tutela degli agricoltori, il governo è assente e non interviene sul tema della gestione ottimale delle acque. Urge un cambio di passo, gli agricoltori sono allo stremo”.

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri, intervenuta in queste ore con una interrogazione a Palazzo d’Orleans sui disservizi del consorzio di bonifica Trapani 1.

“Ai già tanti problemi che vivono i viticoltori e gli olivicoltori della provincia di Trapani – spiega Palmeri – da qualche tempo si è aggiunta anche la tegola dei canoni irrigui. Con l’invio delle bollette si è palesata come un macigno la decisione, di qualche tempo fa, da parte del Consorzio di Bonifica Trapani 1 di aumentare i canoni annui per l’irrigazione. Un aumento, che per molti agricoltori, appare scellerato ma troverebbe ‘giustificazione’, se così si può dire, nel fatto che il Consorzio deve sopperire ai tagli dei contributi disposti dalla Regione.
Nella zona del comune di Trapani, Paceco, Castelvetrano, Mazara, si rileva una esigua a volte inesistente manutenzione ordinaria e straordinaria, condutture vetuste, l’acqua per le irrigazioni a Mazara e Castelvetrano, è avvenuta quest’anno solo dal 19 luglio. Non esiste una turnazione tra una somministrazione irrigua e l’altra e le bollette sono ingiustificatamente salate, rispetto ai servizi erogati. Una serie di spese e disservizi che non consentono più agli agricoltori di andare avanti con la propria attività. Chiedo a questo punto a Musumeci, Armao e Bandiera – conclude la deputata M5S – di intervenire prontamente”.