La Giunta regionale guidata da Musumeci ha approvato il Piano Rifiuti, ma perplessità e critiche arrivano dal Movimento 5 Stelle – fonte articolo originale: alqamah.it

Tutti aspettavano un Piano Rifiuti e questo sembra essere arrivato, anche se ora deve essere sottoposto ad altri passaggi, infatti il Piano è stato approvato per ora solo dalla Giunta regionale. Musumeci dal canto suo ha ringraziato “l’Assessore Pierobon, il dirigente Cocina, l’esperto Angelini e tutto il personale che si è speso per arrivare a questo storico traguardo”. Inoltre Musumeci afferma che “E’, comunque, solo il primo passo. Subito dopo la chiusura della sessione di bilancio all’Ars, bisogna infatti arrivare rapidamente all’approvazione del disegno di legge sui rifiuti che ha già avuto l’ok delle competenti Commissioni legislative in Parlamento”.

L’iter prevede che entro 45 giorni la commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana esprima un parere, non vincolante, sul testo approvato. “Il Piano – si legge in un comunicato – è strutturato in modo da devolvere agli Enti locali, Comuni e Liberi consorzi, la gestione diretta del ciclo rifiuti. Alla Regione spetterà il ruolo di indirizzo, controllo e regolamentazione. Viene in questo modo superata l’attività di pianificazione che rispondeva ai criteri dell’emergenza. Il documento approvato dalla Giunta contiene una ricognizione di tutta la capacità impiantistica di recupero e smaltimento, oltre a un’organizzazione che rispetti i criteri della trasparenza e dell’efficienza. Prossimo obiettivo del governo sarà quello della redazione del Piano dei rifiuti speciali”.

Perplessità e anche critiche espresse dal Movimento 5 Stelle, in particolare abbiamo rivolto alcune domande alla Deputata regionale Valentina Palmeri per spiegare la posizione espressa dal suo Movimento, e allo stesso tempo le abbiamo chiesto la sua opinione sull’impianto di BioGas realizzato nel nisseno, in quanto molte critiche sono state rivolte alla realizzazione di un Impianto di BioGas nel territorio alcamese, dove il Comune ha dato il suo parere negativo, il No è arrivato da altre forze politiche anche in un Consiglio Comunale Aperto ed è stata fatta una raccolta firme contro la realizzazione dell’impianto.

Musumeci ha dato notizia che è stato varato in Giunta il Piano Rifiuti, la posizione del Movimento 5 Stelle è sembrata molto critica su un documento che dovrebbe far ordine, perché?

La nostra critica verte sul fatto che il governo ha fatto annunci che creano confusione e disinformazione, infatti un piano rifiuti approvato solo dalla Giunta di governo non può definirsi “approvato”. I passi da compiere ancora sono ancora molti; l’iter richiede, infatti, il completamento della procedura VAS, il passaggio dalla commissione ambiente per il parere e, infine, il parere del CGA. Inoltre, il piano, per poter produrre effetti, necessita della approvazione della legge di riforma, ancora ferma la palo“.

E se i due “documenti” fossero approvati contemporaneamente?

Mi auguro che questo avvenga. Se questo avvenisse si permetterebbe alle nuove autorità di scala provinciale di potersi finalmente determinare nelle scelte strategiche dell’impiastistica preliminarmente individuata dal piano rifiuti. Ad oggi non possiamo essere troppo ottimisti visto che il cronoprogramma non è stato assolutamente rispettato da Musumeci, però continueremo al lavorare costruttivamente per l’interesse dei siciliani“.

Allora il problema passa ai comuni?

Si, in base al ddl di riforma in via di approvazione la scelta definitiva degli impianti previsti nel piano spetta comunque all’associazione dei comuni. A breve organizzerò un incontro con tutti i sindaci della ex provincia di Trapani e con le due SRR coinvolte. E’ fondamentale che il territorio converga in maniera chiara e condivisa verso una impiantistica pubblica che possa chiudere la filiera dei rifiuti in maniera virtuosa. Fra l’altro ci sarebbero già da tanti anni dei progetti, presentati dalla SRR TP NORD, inseriti nel piano rifiuti e nel riparto dei fondi del Patto per il sud che è assolutamente fondamentale non perdere, soprattutto perché sono impianti virtuosi e ancora in linea con le più moderne direttive comunitarie riferite agli impianti funzionali alla raccolta differenziata e al rispetto delle matrici ambientali.Ho già ottenuto la disponibilità dell’aula consiliare “Piersanti Mattarella” del palazzo della ex Provincia di Trapani“.

I vostri emendamenti sono stati approvati in commissione, allora accolto l’appello lanciato dall’Assessore Turano per far andare in porto il Piano Rifiuti?

Noi avevamo già presentato un ddl già ben prima del governo e siamo parzialmente soddisfatti perché alcuni articoli sono stati interamente inseriti nella legge di riforma, così come molti emendamenti.

In particolare, alcuni degli emendamenti inseriti nell’articolato di cui ero prima firmataria:

– quello per la stipula di un protocollo d’intesa tra la Regione siciliana, associazioni no-profit (di volontariato e di promozione sociale), enti locali e territoriali e soggetti donanti derrate alimentari prossime alla scadenza, allo scopo di facilitare la donazione, la raccolta, il recupero e la distribuzione di prodotti alimentari provenienti dalle grandi catene di distribuzione alimentare, dai mercati ortofrutticoli, dalle aziende di produzione e trasformazione agro-alimentare e dai somministratori di alimenti e bevande, farmaci in scadenza, ecc. Il fine è, chiaramente, quello della solidarietà sociale, della riduzione degli sprechi e, quindi, dei rifiuti;

– quello degli incentivi agli impianti e servizi per la riduzione, il riuso, la riparazione, il riciclo di rifiuti nelle filiere produttive o per la costruzione dei centri per il riuso e il riciclo. Tra i soggetti pubblici destinatari di questi finanziamenti con contributo i comuni che hanno raggiunto e mantenuto l’obiettivo minimo di legge del 65 per cento di raccolta differenziata. Finalmente i comuni virtuosi saranno tra i beneficiari di contributi per essere incentivati e aiutati a fare meglio e di più;

– quello per favorire la transizione verso un’economia circolare, attraverso l’adozione dei principi e obiettivi delle nuove Direttive (UE) 2018/849, 2018/850, 2018/851, 2018/852 del Parlamento Europeo;

– quello finalizzato a dare priorità alla costruzione degli impianti pubblici piuttosto che a quelli provati nelle nuove scelte impiantistiche;

– ecc“.

Impianti di un tipo o di un altro tipo, però la differenza la fa la “direzione” politica, perché alcuni dicono che certi impianti criticati, con un giusto controllo, potrebbero anche andare bene, quindi, per esempio, un errore l’impianto di BioGas fatto nel nisseno o il problema è più complicato?

I colleghi del nisseno stanno studiando e monitorando la situazione autorizzativa e le schede tecniche dei progetti presentati per il nisseno. Con i colleghi del M5S siamo abituati, prima di criticare, di verificare i progetti, come abbiamo fatto per quelli presentati nel trapanese e ad Alcamo, che si presentavano come impianti a biometano e poi invece erano impianti che avrebbero incenerito e inquinato pesantemente (infatti le nostre proteste e denunce hanno subito provocato la proposta di modifica del progetto da parte della società presentatrice dell’istanza).

Da alcuni mesi c’è una accelerazione nella presentazione dei progetti da parte di privati, probabilmente “a causa” dell’imminente approvazione del piano rifiuti regionale da parte del governo, che, ci auguriamo, metterà ordine nella caotica situazione impiantistica siciliana“.