Vi spiego alcuni Emendamenti M5S approvati nel ddl in discussione in commissione ambiente all’ARS. La priorità in Sicilia dovrebbe essere quella di costruire gli impianti per la raccolta differenziata, gli impianti di compostaggio, ovvero, la diminuzione dei rifiuti a monte, degli imballi, del monouso, ecc, senza questi impianti e provvedimenti urgenti nessuna nuova legge potrà risolvere l’emergenza perenne. Comunque sia, stiamo cercando di migliorare il testo di legge in discussione in commissione ambiente. Stiamo lavorando per rendere la riforma e il piano regionale dei rifiuti quanto più vicini alle reali esigenze dei cittadini. Queste norme quindi dovranno rispondere alle normative europee in materia di economia circolare e prevedere la possibilità che le derrate alimentari prossime alla scadenza o in eccedenza, ma assolutamente salubri, possano essere recuperate e distribuite a fasce di popolazione in difficoltà economica.


E’ questa la sintesi di due miei emendamenti al ddl sui rifiuti in discussione in commissione IV approvati: il primo, promuove l’economia circolare nella gestione dei rifiuti, attraverso il recepimento dei contenuti e degli obiettivi di nuove direttive comunitarie (2018/849, 2018/850, 2018/851, 2018/852)
che in Italia diverranno operative nel 2020 e quindi obbligatorie, portando una vera e propria visione europea dei rifiuti nell’intero ciclo di vita: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime secondarie. Le quattro direttive includono, quindi, obiettivi a lungo termine per ridurre il collocamento in discarica ed aumentare la preparazione al riutilizzo ed il riciclaggio dei principali flussi di rifiuti, quali i rifiuti urbani e i rifiuti di imballaggio.

Il secondo emendamento, quello sulla riduzione dello spreco di cibo e del recupero delle derrate alimentari, prevede, attraverso l’attivazione di un protocollo d’intesa tra l’Assessorato alla Sanità, associazioni no profit ed enti locali, il recupero e la distribuzione di prodotti alimentari provenienti da grandi catene di distribuzione alimentare, dai mercati ortofrutticoli, alle aziende che fanno produzione e trasformazione di prodotti agroalimentari, e da chi fa somministrazione di alimenti e bevande. Il principio è quello di garantire equità sociale, anche attraverso sistemi di premialità al mediatore, le associazioni, oltre che a chi dona tali derrate alimentari.