Diverse sono le segnalazioni pervenute riguardante lo stato relativo all’alveo del fiume Belice nei territori di Monreale e Poggioreale. Le abbondanti piogge di questo inverno hanno creato non pochi problemi al libero scorrimento delle acque nel letto del fiume, invaso da detriti di ogni genere con la conseguente esondazione dello stesso che ha causato danni alle aree agricole e alle coltivazioni, attraversando strade Provinciali con conseguente smottamento delle stesse. A tal proposito ho inviato una lettera all’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente Dipartimento Regionale Ambiente e relativi assessorati competenti, con la quale ho messo in evidenza le criticità sopra citate, tenendo a precisare che da tempo non viene effettuata la manutenzione e la pulizia degli argini con il conseguente straripamento delle acque del fiume.

Già nel maggio del 2017, sollecitato da un intervento scritto da parte di un gruppo di cittadini, il Genio Civile di Trapani, aveva inviato una nota All’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente Dipartimento Regionale Ambiente, sollevando lo stesso problema. Malgrado la segnalazione del Genio Civile di Trapani sembrerebbe che nessun intervento sia stato mai effettuato. Di recente il problema è stato segnalato anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, Ufficio III, Attività Tecnico-Scientifiche per la Previsione e Prevenzione dei Rischi, che con una nota, a sua volta, invitava gli Enti interessati e i sindaci dei Comuni di Poggioreale e di Monreale a garantire un efficace controllo dell’azione di protezione civile a livello locale e, in particolare, a vigilare le aree in questione, in occasione di eventi metereologici particolarmente intensi. Ho chiesto la cortesia di essere informata sulla situazione ivi indicata, ed in particolare se nell’immediato sono stati adottati degli interventi e/o quali interventi si intendano adottare al fine di mettere in sicurezza l’intera area fluviale e impedire il verificarsi di ulteriori danni;

se sono stati già posti in essere gli interventi suggeriti dal Dipartimento della Protezione Civile al ricevimento della nota Prot.n. DPC/PRE/16624, quali la verifica del rischio residuo sussistente nelle aree in oggetto, nonché la programmazione degli interventi strutturali e non, eventualmente necessari per la mitigazione delle condizioni di pericolosità, nonché per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità.