“In materia di rifiuti, la Regione Siciliana continua a fare scuola a sé, ovviamente in negativo. Mentre piano rifiuti e riforma rifiuti non vanno avanti, proseguono invece spediti gli iter per l’autorizzazione di nuovi impianti, anche se i territori dicono no”.

A denunciarlo è il gruppo M5S Ars che, con una nuova interrogazione (interrogazione 30 gennaio 2019  – mozione 24 settembre 2018), prima firmataria la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri, incalza la Regione Siciliana a voler sospendere le Conferenze di Servizi relative agli impianti per il trattamento dei rifiuti.

“Ultimo esempio? Prosegue l’iter per la realizzazione di un mega impianto di produzione di Biometano nel territorio di Alcamo che – sottolineano i deputati  – è assolutamente sovradimensionato rispetto alle produzioni di rifiuti della provincia di Trapani e localizzato ad una distanza di molto inferiore a 3 chilometri dal centro abitato, non è assolutamente in linea agli indirizzi e alle direttive politiche, legislative e al tipo di impianti contemplati dal Piano stralcio. Musumeci sospenda immediatamente le Conferenze di Servizi per gli impianti di trattamento dei rifiuti”.

“Nel 2018 – proseguono – la società Asja Ambiente SpA ha avviato l’iter procedurale presso l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità per la realizzazione di un impianto di produzione di Biometano alimentato dal Biogas ottenuto dalla digestione anaerobica della biomassa da realizzarsi in Contrada Citrolo nel Comune di Alcamo. Peccato però che il Comune di Alcamo si è espresso con delle osservazioni e parere negative alla procedura di VIA e AIA sia per la localizzazione che per i rischi per la salute, l’incolumità pubblica e l’ambiente”.

“In ogni caso – concludono i portavoce M5S all’Ars – chiediamo alla Regione se intenda sospendere ogni iter autorizzativo inerente la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti non in linea con le direttive politiche e legislative vigenti oppure no. Vogliamo e pretendiamo chiarezza”.